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Un portale sul passero di cui se ne descrivono le caratteristiche generali, il comportamento e le abitudini e in cui si parla delle specie di passeri diffuse in Italia
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Il Cervo

Parlando di cervo, spesso si fa riferimento a quegli animali selvatici molto simili a piccoli cavalli con le corna. Ma 'cervo', in realtà, è un solo un termine volgare utilizzato per indicare generalmente una famiglia ben più ampia: quella dei cervidi.

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Le specie contenute in questa famiglia sono davvero numerosissime, partendo dalla renna delle fredde regioni nordiche, passando per il cervo nobile, che abita le grandi foreste dell'Europa, e finendo con le gazzelle della calda savana, è davvero difficile poterle elencare tutte.

Quindi, elencando le caratteristiche generali del più diffuso e conosciuto tra tutti i cervidi, cercheremo di mettere in luce le particolarità comuni a tutte le specie di questa famiglia.

In Europa e, più in specifico, in Italia il termine 'cervo' viene impropriamente utilizzato per indicare, sia il famoso Cervus Elaphus, di cui poi parleremo nello specifico, sia il daino e sia il capriolo.

A dire il vero, la differenza non è molta: queste tre specie infatti differiscono solo per le dimensioni (sopra elencati dal più grande al più piccolo) e, specie le ultime due, sono facilmente confondibili.

Per questa volta però ci concentreremo sul Cervus Elaphus: questo animale, noto anche come 'cervo nobile' o 'cervo rosso', è il più grande mammifero presente in Italia.

L'altezza varia da 100cm al garrese fino, addirittura, ai 140cm, la lunghezza è compresa tra i 2,50 m dei maschi e gli appena 2m delle femmine, mentre il peso è solitamente compreso tra i 90 ed i 250kg.

Questo raggio di misure così ampio è dovuto al fatto che le dimensioni variano notevolmente, all'interno della specie, tra il maschio, più alto e robusto, e la femmina, solitamente molto più piccola ed esile.

Tuttavia questi sono parametri da prendersi puramente come esempi, in quanto, a seconda dell'habitat, dell'alimentazione e delle necessità fisiche dell'animale, il cervo nobile è in grado di raggiungere dimensioni che vanno ben oltre ai dati appena proposti.

Altra differenza fondamentale tra maschio e femmina, importante per distinguerli, è la presenza del palco che, come si sa, possiedono solamente i maschi.

Infatti anche il termine 'corna', riferito ai cervidi, è usato impropriamente poiché il palco, al contrario delle vere e proprie corna, è una formazione ossea a rapido accrescimento, la cui caratteristica è la caducità.

Il palco, si sviluppa in seguito alla presenza dell'ormone maschile che, peraltro, ne provoca anche la caduta durante il primo periodo primaverile.

Volendo descrivere brevemente il cervo nobile nei suoi componenti principali, potremo dire che è un erbivoro di notevoli dimensioni, dalla notevole muscolatura, con groppa diritta e potente, e spalla arrotondata.

Le gambe sono lunghe e leggere, e gli zoccoli, duri e resistenti, sono poco più piccolini nelle zampe posteriori.

Il collo, piuttosto sottile è lungo, elegante e arcuato; sostiene la testa che è allungata e dalla fronte leggermente convessa. Sul muso appena appuntito, spiccano i due grandi occhi neri, protetti dalle folte ciglia scure; ai lati, due grandi orecchie molto mobili conferiscono al muso un aspetto dolce e curioso.

Tra le grandi orecchie, sulla sommità del capo trova posto l'imponente palco che svolge un ruolo importante nella vita di questi animali.

Il cervo si dimostra attivo soprattutto dal tramonto all'alba perché preferisce appartarsi durante le ore di sole e di luce; giovani e femmine formano il branco mentre i maschi si uniscono alle femmine soltanto in autunno che corrisponde al periodo della riproduzione.

La gestazione dura non più di trentaquattro settimane e dà alla luce a uno o a due cerbiatti che sviluppano il primo corno tra il primo e il secondo anno poi le corna cadono annualmente per rinnovarsi tra Maggio e Giugno; nel complesso i cervi vivono una ventina d'anni.

Come anticipato, numerosissime sono le specie diffuse in tutto il mondo, dall'Asia all'America Settentrionale senza escludere il continente europeo e una piccola parte dell'Africa Settentrionale.

Simili alla specie appena elencata sono il Cervus elaphus corsicanus (cervo corsicano) che predilige alcune aree della Sardegna; fra le altre specie ricordiamo anche il Cervus mariannus, diffuso specialmente nelle Filippine, il Cervus nippon che può presentarsi maculato e che è tipico dell'Asia Orientale, il Cervus albirostris, dalle labbra bianche e caratteristico di alcune regioni dell'Asia Centrale.

cervo.it

Un portale sul cervo, animale delle foreste, di cui se ne descrivono le caratteristiche generali, il palco di corna e l'organizzazione dei branchi e di cui se ne illustra la presenza nell'antica mitologia
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